• Uncaria

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    PROVENIENZA

    L’Uncaria è una liana tipica della foresta Amazzonica, un’arbusto che tuttavia può raggioungere anche l’altezza di venti metri, con fusto legnoso, spine dritte e foglie con manto velloso. La droga vegetale è costituita dalla corteccia, caratteristicamente presente nella varietà bianca, gialla e rossa; la varietà a corteccia gialla è quella più ricca in principi attivi. L’uncaria è all’ottavo posto tra gli immunostimolanti di origine vegetale, che nel 1997 ha coperto negli USA un quarto del fatturato relativo alle piante medicinali.

    PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE

    I curanderos peruviani la utilizzano per una infinità di proprietà biologiche:

    • Antitumorale;
    • Antidiarroico;
    • Antivirale;
    • Digestivo;
    • Emmenagogo;
    • Antireumatico;
    • Antiinfiammatorio;
    • Immunostimolante sotto forma di decotto di corteccia, infuso di foglie e tintura alcolica.

    I riscontri scientifici attuali invece confermano sostanzialmente le proprietà antiinfiammatorie, antiossidanti e soprattutto immunostimolanti, dose-dipendenti. L’attenzione dei cicli si era inizialmente focalizzata su questa piante in base ad un documento, privo per altro di scientificità, diffuso da un’azienda produttrice austriaca come materiale promozionale per un loro estratto standardizzato, che ne vantava proprietà antiretrovirali ed antitumorali.

    L’Uncarica è risultata priva di potere mutageno, priva di tossicità acuta, sub-acuta e cronica, mentre il primo lavoro di farmacologia clinica in doppio cieco contro  placebo (Firenzuoli et. al., 1997) ha confermato l’attività immunostimolante di un estratto di  uncaria tomentosa con doppia titolazione. Recentemente (Sheng et. al., 1998) è stata dimostrata, per la prima volta, l’induzione di apoptosi (morte cellulare programmata) e l’inibizione della proliferazione di cellule tumorali umane in due linee cellulari leucemiche ed una linea cellulare di linfoma B. Data l’enorme variabilità in natura e la poresenza di diversi chemio tipi di Uncaria, è consigliato ricorrere unicamente all’uso del fitocomplesso presente nell’estratto titolato e standardizzato di corteccia di Uncaria. La pianta è sicura ed efficace. Le indicazioni sono rappresentate dalla patologia infiammatoria ed infettiva cronica, malattie degenerative.  Consigliabile l’associazione con piante sinergiche quali l’Astragalo, la Curcuma e l’Eleuterocco.

    COMPOSIZIONE CHIMICA

    Costituenti chimici: Alcaloidi ossindolici penta ciclici e tetra ciclici, Glicosidi triterpenici, Procianide, Sitosteroli, Mucillagini, vitamine e minerali. Sono stati identificati due chemio tipi di Uncaria tomentosa: uno ad alcaloidi ossindolici penta ciclici ad attività immunostimolante (pteropo dina, isopteropodina, mitrafillina, isomitrafillina, uncarina e spiciofillina); l’altro ad alcaloidi tetra ciclici (rincofillina, isorincofillina e corinanteina) ad attività sedativa (SNC) e ipotensiva (SNV).

    Gli alcaloidi tetra ciclici si comportano xome antagonisti dei penta ciclici. I glucosidi tritetpenici dell’acido quinovico presentano invece attività antiinfiammatoria (in vivo) ed antivirale (in vitro); i polifenoli (procianide ed epicatechine) hanno dimostrato importanti  attività antiinfiammatorie  e contribuicscono all’attività immunostimolante.

    Sperimentalmente, estratti di Uncaria stimolano la produzione di interleuchina 1 e 6 in macrofagi alveolari di ratto, esercitano attività protettiva nei confronti di infiammazione intestinale da indometacina, prevengono la formazione di radicali liberi, presentano attività antiinfiammatoria e soprattutto immunostimolante.

    Fonte: “Le cento erbe” Fiorenzuoli.

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