• I RIMEDI NATURALI PER IL TONO DELL’UMORE

    DIVERSI FATTORI ESTERNI POSSONO INCIDERE SUL NOSTRO BENESSERE MENTALE

    A chiunque sarà capitato almeno una volta nella vita di accusare improvvisi sbalzi d’umore,img_ART_TONO-UMORE-INTEGRATORI-PER-UMORE anche momentanei e di lieve entità.

    Anche chi non ha conosciuto in prima persona gli effetti di un alterato tono dell’umore, probabilmente li ha visti su amici o parenti.

    Il benessere mentale e il tono dell’umore, infatti, possono essere influenzati da diversi fattori, interni ed esterni al nostro corpo, che non sempre è possibile tenere sotto controllo. Tra i fattori esterni che possono scatenare questo tipo di fastidi ricordiamo:

    • superlavoro e stress;
    • problemi familiari;
    • cambiamenti repentini nelle abitudini e stile di vita.

    Il cambio di stagione, inoltre, è un periodo critico, in cui diversi fastidi possono essere “amplificati”, anche a seguito delle diverse sollecitazioni e cambiamenti cui è sottoposto l’organismo.

    In questi casi, il nostro corpo inizia a mandarci alcuni segnali da non sottovalutare, per indicare che il suo equilibrio è stato alterato e che “qualcosa non va”.

    Alcuni dei sintomi più comuni sono:

    • apatia, scarso interesse generale per le attività quotidiane;
    • difficoltà a prendere sonno, insonnia o, al contrario, sonnolenza eccessiva;
    • affaticamento e mancanza di energia;
    • agitazione costante;
    • difficoltà di concentrazione.

    Nel caso in cui questi sintomi fossero particolarmente frequenti, o perdurassero per lungo tempo, è sempre bene rivolgersi al proprio medico di fiducia.

    LE PIANTE AMICHE DELL’UMORE E DEL RILASSAMENTO

    Chi desidera contrastare le problematiche connesse a un alterato tono dell’umore può trarre giovamento anche dalla fitoterapia.

    Esistono infatti integratori naturali specifici, formulati con piante e nutritivi ad hoc, utili per contrastare lo stress e sostenere il tono dell’umore.

    Alcune delle piante più sfruttate in questi casi sono:

    • iperico (promuove il tono dell’umore e favorisce rilassamento e benessere mentale);
    • valeriana (favorisce il rilassamento e il sonno in caso di stress);
    • avena (aiuta il rilassamento in caso di stress e favorisce il benessere mentale);
    • passiflora (aiuta sonno e rilassamento in caso di stress e promuove il benessere mentale).

    Nella formulazione di alcuni prodotti, per ottenere un effetto sinergico sono talvolta utilizzati anche estratti di altre piante come camomilla, melissa, griffonia e lavanda.

    Spesso, inoltre, viene sfruttata anche l’azione di vitamine e nutritivi, come:

    • magnesio, che può contribuire al funzionamento del sistema nervoso e a mantenere le normali funzioni psicologiche;
    • vitamine B1, B3, B6, B12, C e acido folico, che possono sostenere la funzione psicologica.

    Un’alimentazione bilanciata e una regolare attività fisica, per finire, possono essere altri validi alleati per tenere a bada gli sgraditi sbalzi dell’umore.

    Fonte:Dr.Giorgini.

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  • Valeriana

    PROVENIENZA

    La Valeriana è tradizionalmente ritenuta una pianta ad attività sedativa in tutta Europa a scopo medicinale; cresce comunque spontanea anche nei luoghi freschi ed umidi dei nostri monti. Entra a far parte di numerose specialità farmaceutiche ed erboristiche, e la Farmacopea Ufficiale Italiana prevede ben due monografie relative alla Valeriana. Nonostante in passato sia stata indicata addirittura come rimedio per il mal di gola e l’epilessia, la moderna ricerca scientifica ha in realtà confermato unicamente le attività sedative ed ipnotiche della pianta, ritenuta tra l’altro non tossica, il cui uso è privo di significativi fenomeni di dipendenza.

    COMPOSIZIONE CHIMICA

    Della pianta si utilizzano il rizoma e le radici, i cui costituenti chimici più importanti sono: acidi valerenici (ed altri derivati terpenici presenti nell’olio essenziale), valepotriati (valtrato e baldrinale), alcuni alcaloidi (valeranina, attinidina e valtrossale). I costituenti chimici presenti negli estratti sono responsabili dell’attività tranquillizzante, attività ansiolitica e sedativa sul Sistema Nervoso Centrale, per azione specifica sui recettori per le benzodiazepine (le componenti lipofile quali i valepotriati), e sui recettori per il GABA (acido γ-ammino butirrico), in particolare le componenti idrofile quali gli acidi valerenici.

    PROPRIETA’ FARMACOLOGICHE

    Nessuno studio farmacologico o clinico è riuscito finora ad attribuire l’attività sedativa degli estratti di Valeriana ad un costituente chimico isolato piuttosto che ad un altro, dimostrando ancora una volta la superiorità del fitocomplesso sulla singola molecola, pur presente nell’estratto stesso. In particolare, effetti sedativi clinicamente confermati sono stati dimostrati per l’estratto standardizzato in acidi valerenici. L’attività ipnoinducente della Valeriana è stata pure confermata con dimostrazioni elettroencefalografiche, senza alterazioni della fase REM. Alcuni studi di carattere unicamente farmacologico, sull’animale, hanno dimostrato proprietà anticonvulsivanti per l’acido valerenico, ma non confermate in clinica.

    INDICAZIONI

    La pianta ed i suoi derivati posso essere utilizzati nella cura dell’insonnia e dei disturbi del sonno, come pure terapia complementare di alcune manifestazioni di tipo ansioso (attacchi di panico, crisi di angoscia, tremori, crampi addominali, irritabilità, tensione nervosa, vertigini psicogene, colon irritabile, palpitazioni e cefalea).

    Data l’ampia variabilità di principi attivi che si riscontra nella pianta, e dato il cattivo sapore delle preparazioni estemporanee quali infuso e decotto, la forma estrattiva che offre maggiori garanzie di efficacia e tollerabilità è certamente l’estratto secco titolato e standardizzato in principi attivi. La Valeriana non può essere sostituita dalla Valeriana rossa, priva di riscontri scientifici.

    Fonte: “Le cento erbe” Fiorenzuoli.

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