La Psicologa in farmacia

EMOZIONI: NEMICHE AMICHE

Perché esistono le emozioni? A che cosa servono? Perché ci fanno star male?

Solitamente distinguiamo le emozioni tra belle e brutte, ma questa è un’abitudine che rischia di trarci in inganno, infatti è più corretto definire le emozioni come PIACEVOLI O SPIACEVOLI. La cosa però veramente importante da sapere è che TUTTE LE EMOZIONI SONO UTILI perché funzionali a comunicarci qualcosa di noi e della situazione che stiamo vivendo. Le emozioni ci rendono completi integrando tutte le nostre diverse parti della nostra personalità.

Ciascuno di noi è un fiore che ha bisogno di tutti i suoi petali, quindi di ciascuna emozione, per dirsi completo. Felicità, gioia, entusiasmo sono facili da accettare e da accogliere, ma come reagiamo quando invece proviamo rabbia, delusione, tristezza, paura? Cosa ci accade quando una situazione o un pensiero ci fa star male? Siamo in grado di impiegare al meglio l’emozione che proviamo per crescere con lei o ne rifuggiamo o addirittura la scacciamo in malo modo?

“Emozionarsi”, soprattutto quando l’emozione è spiacevole, a volte fa paura e questo genera ulteriore rabbia o addirittura sensi di colpa come se ci si dovesse vergognare di ciò che viviamo. Spesso quindi siamo portati a distogliere lo sguardo da ciò che sentiamo o addirittura spegnere quelle emozioni che creano sofferenza.

Le emozioni spiacevoli sono utili perché sono un CAMPANELLO D’ALLARME che ci segnala che c’è qualcosa che non va a cui dare attenzione. È necessario ASCOLTARE COSA LE NOSTRE EMOZIONI VOGLIONO DIRCI. Evitando di ascoltare le nostre emozioni celiamo a noi stessi una parte di noi.

Ogni emozione è utile se impiegata bene. La rabbia se usata come uno strumento per sentirci completi, ci fornisce quell’energia utile per agire, mettendo in moto il nostro corpo e la nostra emotività e compiere delle azioni, ci permette di essere efficaci nel proteggere i nostri bisogni e desideri. Si parla quindi di assertività quando usiamo la rabbia efficacemente e non in maniera sterile o distruttiva per noi o per gli altri.

La paura invece ci aiuta ad affrontare correttamente i pericoli, la tristezza ci permette di avere cura delle nostre fragilità e di accogliere la nostra umanità.

Se non permettiamo a ciascun petalo di esprimersi non ci diamo la possibilità di essere persone complete.

Le emozioni bloccate, inoltre, dovranno comunque trovare altre strade per manifestarsi e lo faranno a questo punto in modo meno consapevole. Cresceranno quindi dentro di noi in modo incontrollato le radici delle emozioni inascoltate, rubando nutrimento alle altre radici.  Questo genererà sofferenze incomprensibili e i sintomi più vari, da quelli psicosomatici, all’ansia, alla depressione ecc.

È quindi importante permettersi di entrare in contatto con ciascuna emozione e con quelle parti di noi che ad un primo impatto potrebbero farci più paura o farci sentire confusi o persi. Questo ci permetterà di sentirci efficaci nel costruire la nostra personalità e felicità, accogliendo quindi tutte le richieste e i bisogni che arrivano da dentro noi stessi.

Articolo a cura della Dott.ssa Silvia Ceccato psicologa che offre uno spazio di ascolto ed orientamento in farmacia per chiunque si trovi in situazioni di difficoltà o che desideri avere risposte adeguate a problematiche di natura psicologica o relazionale.

La psicologa sarà presente in farmacia indicativamente il pomeriggio del lunedì e del mercoledì dalle 16:30 alle 19:00 su appuntamento. La consulenza si struttura in un primo incontro gratuito.

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