QUANDO E’ UTILE INTEGRARE CON I SALI MINERALI?

QUANDO E' UTILE INTEGRARE CON I SALI MINERALI? In linea generale una corretta alimentazione è in grado di soddisfare appieno il fabbisogno giornaliero di sali minerali.  Quando invece sottoponiamo il nostro organismo a sforzi maggiori, come nel caso degli sport di endurance con prestazioni certamente superiori all’ora, che producono una notevole sudorazione, può verificarsi che il livello di questi sali minerali sia carente. Importante in questi casi assumere adeguate quantità di acqua che anche se oligominerale, permette l’introduzione di quantità fisiologiche di sali. Ci sono però momenti in cui anche la corretta idratazione non è più sufficiente ed è necessario allora ricorrere ad integratori salini, in particolare di cloro, magnesio, potassio e sodio.

Il reintegro idrosalino è importante perchè una carenza di questi micronutrienti può portare a crampi muscolari, stanchezza e cali di pressione.

Il magnesio è importante per la mineralizzazione dell’osso insieme al calcio e al fosforo e inoltre interviene nei processi di trasmissione dell’impulso nervoso. Il cloro regola l’equilibrio idrico insieme al sodio che a sua volta regola anche l’equilibrio acido-base. Il potassio ha le stesse proprietà del sodio e in più regola la contrazione muscolare.

In base alla quantità di sali minerali contenuti, gli integratori si suddividono in:

  • Ipertonici quelli che hanno una concentrazione superiore ai liquidi corporei ossia > 300 mOsm/L. Questi integratori avendo un’assimilazione molto lunga non devono essere utilizzati durante lo sforzo. Sono fra la categoria meno utilizzata.
  • Isotonici quelli che hanno una concentrazione pari a quella dei liquidi corporei ossia circa 300 mOsm/L. I tempi di assimilazione sono medi e questi integratori sono usati quando lo sforzo non è così intenso ma in ogni caso si ha un’ abbondante sudorazione.
  • Ipotonici quelli che hanno una concentrazione inferiore a 300mOsm/L con tempi di assimilazione brevi. Sono gli integratori da preferire durante le competizioni soprattutto quando si parte già da una situazione di disidratazione.
Fonte: Proaction