• Pressione arteriosa: come e perché misurarla?

     Smiling doctor taking the heartbeat of a patientPressione arteriosa: che cos’è?

    La pressione arteriosa, quella misurata a casa propria, dal medico o dal farmacista, è la pressione che il sangue, pompato dal cuore, esercita sulle pareti delle arterie che trasportano il sangue nell’organismo.

    Perché è importante misurarla?

    Conoscere i propri valori di pressione arteriosa è fondamentale per evitare che la presenza di valori troppo alti (ipertensione) possano favorire l’infarto e l’ictus cerebrale.
    In particolare, se ad essere ipertesi sono persone già a rischio perché in sovrappeso o forti bevitori, fumatori oppure sofferenti di diabete o di malattie renali.

    Il valore della pressione arteriosa è dato da due numeri: il primo è la pressione sistolica, il secondo la diastolica.

    • La pressione sistolica, o massima, è la pressione che si rileva mentre il cuore si contrae e pompa il sangue nelle arterie
    • La pressione diastolica, o minima, è la pressione che si misura nelle arterie tra due contrazioni, mentre il cuore si rilassa per riempirsi di sangue per il battito successivo.

    I valori misurati sono espressi in millimetri di mercurio (sigla mmHg) e riportati, ad esempio, nella forma 120/80 che si legge “120 su 80”. Si considera “ottimale” una pressione che non superi i 120 mmHg per la sistolica e gli 80 mmHg per la diastolica.

    Quando è che si parla di ipertensione arteriosa?

    L’ipertensione arteriosa spesso non da sintomi e non è una malattia di per sé, ma la sua presenza aumenta il rischio di essere colpiti da ictus, infarto, insufficienza renale ed altre malattie.

    Soffriamo di ipertensione arteriosa, ovvero di pressione alta, quando i valori della pressione “sistolica” sono uguali o maggiori di 140 mmHg e quelli della pressione “diastolica ” sono uguali o superiori a 90 mmHg.

    Pressione arteriosa: come si misura?

    La misurazione della pressione arteriosa più comune è effettuata utilizzando appositi strumenti misurare la pressione del sangue dall’esterno, in modo indiretto.

    Durante tutta la misurazione della pressione, è bene seguire questa semplici regole:

    1. La persona deve essere rilassata, seduta in maniera comoda, in ambiente tranquillo, con temperatura confortevole da almeno cinque minuti.
    2. Nell’ora precedente alla misurazione della pressione non si dovrebbero assumere bevande con caffeina, né fumare da almeno un quarto d’ora (meglio sarebbe non fumare affatto!).
    3. Il braccio deve essere appoggiato ed il bracciale deve essere posizionato all’altezza del cuore.
    4. Le dimensioni del bracciale di gomma devono essere adattate a quelle del braccio del paziente. Nei bambini o negli adulti molto magri, è necessario utilizzare bracciali di dimensioni minori di quelle standard, mentre nel caso di persone molto robuste o di pazienti obesi, il bracciale dovrebbe avere una lunghezza superiore.
    5. L’ideale è effettuare almeno due misurazioni successive: se la differenza tra i valori così supera i 5 mm Hg, procedere con ulteriori misurazioni fino a che i valori misurati risultino abbastanza stabili.

    È possibile prevenire l’ipertensione arteriosa?

    Molti casi d’ipertensione arteriosa sono dovuti a stili di vita non corretti ed è su questi che è necessario intervenire.
    Ricordando che ciascuna persona se smette di fumare, segue determinate indicazioni alimentari – così da tenere sotto controllo il proprio peso – e dedica un po’ del proprio tempo ad un’attività fisica, fa del bene alla propria salute.

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    Su questo argomento leggi anche Sotto pressione. Meno sale è più salute, un libretto, a cura di Simona Giampaoli e Jeremiah Stamler, con i consigli pratici per avere cura del proprio cuore e tenere adeguatamente sotto controllo la propria pressione arteriosa.

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    L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) dedica una sezione delle linee-guida per il trattamento dell’ipertensione arteriosa alle indicazioni di ordine non farmacologico utili, in particolare, per quei pazienti che non presentano fattori di rischio aggiuntivi.

    Ne riportiamo qui di seguito alcune:

    • controllare il peso corporeo,
    • contenere il consumo di alcol,
    • evitare il fumo,
    • limitare le condizioni di stress,
    • ridurre l’apporto di sale e l’uso degli alimenti che ne sono ricchi (ad esempio gli insaccati),
    • contenere il consumo di grassi animali (contengono colesterolo),
    • non abusare di liquirizia,
    • seguire una dieta ricca di magnesio e potassio (cereali, frutta, verdura, agrumi),
    • esercitare regolarmente un’attività fisica.

    Pressione arteriosa: situazioni particolari

    Misurare la pressione in caso di aritmie

    Se il cuore batte ad intervalli regolari, durante la misurazione è facile distinguere la pressione “massima” o “sistolica” (il momento in cui compare il rumore del battito cardiaco) ed una pressione “minima” o “diastolica” (ovvero il momento in cui scompare il rumore del battito cardiaco).

    Se il cuore non batte ad intervalli regolari, come in caso di aritmie o di fibrillazione atriale, non è così semplice eseguire una corretta misurazione della pressione.
    Alla luce di ciò è consigliabile interrogarsi e verificare, durante la misurazione della pressione, la presenza o meno di possibili aritmie come la fibrillazione atriale, utilizzando ad esempio apparecchi dotati di un algoritmo validato per questa rilevazione piuttosto che il tradizionale sfigmomanometro.

    La presenza di questa aritmia, può determinare una perdita di vigore nella contrazione degli atri, con un conseguente ristagno di sangue che può essere responsabile della formazione di coaguli a livello del cuore, con il possibile distacco di emboli che, se raggiungono il circolo cerebrale, possono essere causa di ictus ischemico.

    La Fibrillazione Atriale è spesso asintomatica ed è un importante fattore di rischio per ictus, per questo controllare e misurare, in modo semplice e con regolarità,  la pressione arteriosa con apparecchi che indichino nella propria destinazione d’uso la possibilità di fare uno screening della Fibrillazione Atriale,  può rappresentare un primo passo verso la prevenzione dell’ictus.

    Fonte: SIIA – Società Italiana Italiana per l’Ipertensione

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  • Portrait of beautiful young woman holding red heart against of forest

    La premessa da cui parte l’American Heart Association è che le malattie cardiovascolari sono la principale causa di mortalità nelle donne americane. Poi guardando ai dati, possiamo dire che:

    • dal 1984 il tasso di mortalità annua per malattie cardiovascolari resta maggiore per le donne rispetto agli uomini.
    • Negli ultimi dieci anni, sono state riscontrate riduzioni della mortalità per malattie cardiovascolari nelle donne. La drastica riduzione dei tassi di mortalità nelle donne è attribuita a un aumento della consapevolezza, una maggiore attenzione alle donne e al rischio di malattia cardiovascolare, e ad una maggiore applicazione di trattamenti evidence-based per la malattia coronarica.

    Il documento pubblicato sulla rivista Circulation fa il punto sull’infarto miocardico acuto nelle donne, soffermandosi sulle differenze in termini di presentazione clinica, fisiopatologia, trattamento ed esiti.
    Un primo dato riguarda le innegabili disparità di trattamento che portano le donne ad avere esiti peggiori. Il secondo riguarda le minoranze etniche che risultano particolarmente a rischio di ‘discriminazione’. Infine, come se non bastasse, le donne inserite nei trial clinici su farmaci e dispositivi medici sono ancora poche.

    DONNE E CUORE: TUTTE LE CARATTERISTICHE AL FEMMINILE DELL’INFARTO IN TERMINI DI PRESENTAZIONE CLINICA, FISIOPATOLOGIA, TRATTAMENTO ED ESITI.

    • Valori elevati di pressione sanguigna, ovvero la presenza di ipertensione, rappresentano un fattore di rischio più alto nelle donne che non negli uomini, insieme al diabete che, se presente in una giovane donna, aumenta il rischio di malattie cardiache cinque volte più che in un giovane uomo.
    • La formazione di placche aterosclerotiche nelle arterie è una delle principali cause di infarto, e può nelle donne vi è una maggiore possibilità che possano provocare danni.
    • I sintomi: sebbene il dolore toracico sia un sintomo comune nell’infarto, nelle donne sono molto più frequenti respiro corto, dolore alla schiena, alla mascella, nausea e vomito.
    • Il minore utilizzo di farmaci consigliati dalle linee-guida. Un dato che può essere spiegato considerando che le donne inserite nei trial clinici su farmaci e dispositivi medici sono ancora poche, le donne che effettuano la riabilitazione cardiaca sono meno degli uomini e, quelle che la effettuano, hanno minori possibilità di sopravvivenza rispetto agli uomini.
    • Le donne nere sono più soggette ad infarto, rispetto alle donne bianche perché più soggette a obesità, diabete e pressione alta.

    Le donne non possono ignorare questi dati e devono imparare ad affrontare nel modo giusto questo problema che le riguarda da vicino con caratteristiche specifiche di genere.

    DONNE E CUORE: QUALI CONSIGLI SEGUIRE?

    È fondamentale che le donne conoscano quali sono i giusti livelli di glicemia, colesterolo, pressione sanguigna, indice di massa corporea per stare in salute, in modo da imparare a tenere questi valori sempre sotto controllo.
    Perché essere informate significa imparare a condurre uno stile di vita sano, riuscire a prevenire questi disturbi o individuarli in tempo.

    Nella nostra farmacia puoi effettuare autoanalisi per la rilevazione della glicemia e tutto il corredo lipidico!

    Prevenire è importante!

     

    Fonte
    AHA Scientific Statement. Acute Myocardial Infarction in Women. A Scientific Statement From the American Heart AssociationPublished online before print January 25, 2016, doi: 10.1161/CIR.0000000000000351

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