• Infezioni dell’orecchio: come curare nel neonato

    Secondo i dati dell’American Academy of Pediatrics, tre bambini su quattro sono vittime di almeno un’infezione all’orecchio prima di compiere un anno. Si tratta dunque di un problema piuttosto comune, ma che spesso si rivela difficile da individuare soprattutto perché, come spiegano gli esperti del Loyola university health system (Stati Uniti) in un recente comunicato, i bambini così piccoli non parlano e non sono in grado di comunicare in modo preciso i sintomi.

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    «Tra questi sintomi vanno inclusi per esempio anche febbre, irritabilità e problemi con il sonno» afferma Andrew Hotaling, otorinolaringoiatra pediatrico nell’istituzione americana, che poi elenca i potenziali rischi legati a queste infezioni. «Se non trattate in modo corretto, oppure se troppo gravi o frequenti, le infezioni all’orecchio possono portare anche a problemi con lo sviluppo del linguaggio o di altre importanti caratteristiche tipiche del periodo di crescita» continua lo specialista.
    E dal momento che queste infezioni che in genere colpiscono l’orecchio medio, possono essere causate da batteri, in alcuni casi potrebbe essere necessario utilizzare antibiotici che vanno però somministrati solo se il problema non si risolve per altre vie. «L’uso improprio di antibiotici rischia di creare danni futuri e di rendere inefficaci questi farmaci più in là negli anni» ricorda Hotaling,suggerendo anche l’utilizzo di anti-infiammatori come ibuprofene e acetaminofene nelle loro versioni pediatriche per alleviare i sintomi.
    Ma ci sono anche rimedi non farmacologici che possono rivelarsi altrettanto efficaci contro il fastidio dei sintomi, come per esempio applicare un panno tiepido (non caldo) vicino all’orecchio che fa male. E se proprio l’infezione diventa cronica e non se ne vuole andare, si può pensare di ricorrere a piccoli tubi da inserire nell’orecchio per mantenere la corretta ventilazione ed evitare la formazione e l’accumulo di liquido. «SI tratta di un piccolo intervento della durata di 15 minuti circa che richiede anestesia ma non è poi così invasivo» dice l’otorinolaringoiatra. «Si esegue in ambulatorio e dopo un’oretta circa il piccolo può tornare a casa».
    Fonte: Dica33.