• AMBULATORIO

    La farmacia da qualche anno non è più solamente il luogo della dispensazione dei farmaci, ma rappresenta sempre più un punto di riferimento fondamentale per il benessere del cittadino. Attraverso l’offerta di servizi sempre nuovi, consigli, informazioni, la farmacia diventa un centro capace di dispensare “salute”.

    Nei nostri nuovi locali potete trovare un ambulatorio in cui i professionisti della salute vi metteranno a disposizione le loro competenze:

    Gli appuntamenti verranno gestiti dal personale della farmacia.

    Per qualsiasi informazione o dubbio noi siamo a vostra disposizione!

  • INQUINAMENTO E ALLERGIE

    Ormai è evidente e dimostrata la correlazione tra la maggiore incidenza delle malattie respiratorie

    (specie su base allergica) e l’inquinamento ambientale. Il peggioramento della qualità dell’aria dovuto ai fenomeni di urbanizzazione e industrializzazione ha infatti implicazioni significative nello sviluppo di reazioni allergiche respiratorie che si manifestano con riniti, congiuntiviti, asma.

    Inoltre l’inquinamento influisce pesantemente sui cambiamenti climatici, portando ad un aumento delle temperature e modificando la frequenza e l’intensità delle precipitazioni, favorendo l’esposizione a sostanze come il monossido di carbonio, polveri sottili ma anche pollini.

    Non è solo l’inquinamento esterno a costituire un problema, bensì anche quello “indoor”.
    La qualità dell’aria negli ambienti interni è infatti potenzialmente contaminata oltre che da fonti esterne anche da materiali di costruzione, vernici e prodotti di uso comune utilizzati per la pulizia, muffe, acari della polvere, fumo di tabacco ecc.

    I soggetti più esposti ai rischi da inquinamento soni i più piccoli, per i seguenti motivi:

    • il loro apparato respiratorio non è ancora completamente sviluppato;
    • il loro organismo è meno efficiente nel meccanismo di detossificazione indotto dagli inquinanti;
    • assorbono più inquinanti avendo più bisogno rispetto ad un adulto di acqua, cibo, aria, dato il loro rapido metabolismo;
    • vivono, camminano, respirano a livelli più bassi, più vicini al suolo, là dove spesso si
      concentrano maggiormente le sostanze nocive.

    Di seguito alcuni consigli utili per il bene dei bambini e degli adulti che li accompagnano:

    • per recarsi a scuola scegliere possibilmente passeggiate e percorsi dove il traffico è minore;
    • ricordare che i bambini nei passeggini sono ad altezza ottimale per respirare i gas di scarico delle automobili, quindi evitare lunghi percorsi nel traffico cittadino;
    • ventilare i locali (meglio nelle ore di minor inquinamento da traffico);
    • in casa controllare il funzionamento di stufe a legna, caminetti e in generale delle caldaie;
    • rinunciare al fumo di tabacco.

    Fonti: G.Ferrante et Al – Rivista di Immunologia ed Allergologia Pediatrica- 2013
    Environmental aeroallergens and allergic rhinoconjunctivitis- Current Opinion in
    Allergy and Clinical Immunology-2015 – https://www.who.int/

  • ONICOMICOSI, LE MICOSI DELLE UNGHIE

    La micosi alle unghie, o onicomicosi, è un’infezione di natura fungina i cui segni piùfrequenti sono il distacco e l’ispessimento della lamina dell’unghia, macchie o striature di colore
    giallo o scuro, alterazione della superficie ungueale fino alla distruzione nei casi più complicati.
    Può coinvolgere le unghie delle mani, ma si presenta molto più spesso a livello dei piedi.
    La migliore profilassi consiste nel seguire corrette norme igieniche, associate ad alcune buone
    abitudini:

    • lavare frequentemente mani e piedi nell’arco della giornata e soprattutto asciugarli con cura;
    • indossare calzature comode che possano far traspirare il piede;
    • utilizzare sempre le apposite calzature in ambienti come piscine, docce, palestre;
    • mantenere le unghie corte e utilizzare sempre strumenti puliti e disinfettati per tagliarle;
    • pratiche estetiche come l’applicazione di gel per le unghie possono favorire lo sviluppo di
      micosi.
      Nel trattamento dell’onicomicosi l’aspetto più importante è la costanza nell’applicazione dei prodotti ad uso topico utilizzati per la cura, poichè la guarigione può richiedere molto
      tempo.

    Fonti: Inquadramento clinico e gestione dei disturbi minori in farmacia – Sifac

  • RICETTA ELETTRONICA VETERINARIA, ECCO COSA CAMBIA IN FARMACIA

    È in vigore dal 16 Aprile la ricetta veterinaria elettronica in via esclusiva. Il Decreto attuativo, che contiene il disciplinare tecnico per regolarne l’operatività, è stato pubblicato ieri in Gazzetta Ufficiale e oggi l’obbligo – fissato dalla normativa a inizio gennaio – è a tutti gli effetti a regime, anche se, durante la conferenza stampa di presentazione al Ministero della Salute, è stato aperto a una prima fase di maggiore tolleranza. Il provvedimento, ha commentato la Ministra, Giulia Grillo, è un passaggio molto importante che ci fa essere «primi in Europa» e che rappresenta un passo avanti per «tracciabilità e trasparenza nell’uso dei farmaci sugli animali» e per «combattere l’antimicrobiotico-resistenza, con una valorizzazione del ruolo del veterinario». La Rev garantirà una «maggiore tutela della salute pubblica con alimenti più sani e sicuri».
    Per il direttore generale della Sanità animale e dei farmaci veterinari, Silvio Borrello, «la digitalizzazione della ricetta veterinaria rende più efficiente l’attività di farmacosorveglianza (controllo su vendita, somministrazione, utilizzo corretto dei medicinali) e di farmacovigilanza (effetti collaterali indesiderati), rendendo più incisivo il ruolo del medico veterinario, che diventa l’unico gestore del medicinale veterinario. La ricetta elettronica è parte di un sistema volto ad aumentare la consapevolezza di tutti gli operatori, anche dei produttori di medicinali, spesso criticati, ma che possono, invece, svolgere un ruolo fondamentale per sviluppare nuovi medicinali, in confezioni adatte per la singola terapia, evitando sprechi e inquinamento ambientale».

    I numeri
    Fino a oggi, comunque, la ricetta elettronica veterinaria era attiva in via sperimentale e a macchia di leopardo in alcune Regioni. In totale, secondo quanto diffuso durante la conferenza stampa, nel 2018-2019 sono state emesse 317 mila ricette, di cui 125 mila per animali d’affezione e 81.379 per animali destinati a produzione di alimenti. Inoltre, sono circa undicimila i veterinari che hanno redatto, nello stesso periodo considerato, almeno una ricetta elettronica e oltre 3,5 milioni le confezioni di farmaci per le quali è stata registrata la dispensazione.

    Cosa succederà in farmacia
    Come si ricorderà, i cittadini potranno rivolgersi al farmacista fornendo il numero della ricetta e un Pin a 4 cifre, che viene generato dal sistema al momento dell’emissione della prescrizione da parte del medico veterinario. La ricerca della ricetta è comunque possibile anche attraverso il codice fiscale del cittadino e lo stesso Pin. Il farmacista potrà allora acquisire la prescrizione digitale e consegnare il medicinale indicato.
    Durante la conferenza stampa è stato sottolineato come le ricette antecedenti alla data del 16 aprile rimarranno in modalità cartacea.
    Proprio settimana scorsa, dal Ministero era stata pubblicata la seconda versione del Manuale Operativo che contiene tutte le indicazioni per tutti gli attori coinvolti.

  • COMBATTI LA STANCHEZZA PRIMAVERILE!

    Il passaggio dall’inverno alla primavera è riconosciuto come un momento spesso accompagnato da uno stato generale di stanchezza e spossatezza.I sintomi sarebbero correlati alla stanchezza accumulata durante l’inverno e ai cambi di temperatura con conseguente diminuzione delle difese immunitarie, aggravati da situazioni di stress e cattiva alimentazione. Trascurare il malessere potrebbe rivelarsi rischioso: il disturbo potrebbe portare a un deperimento fisico generalizzato ed esacerbare uno stato
    psichico negativo, sfociando anche in ansia e depressione.

    È importante discriminare ed escludere la presenza di altre patologie sottostanti anch’esse causa di astenia come anemia, malattia celiaca, sindrome da apnee notturne ma anche alterazioni endocrine o metaboliche, quali ipotiroidismo e diabete.

    Nei casi più seri e accentuati questo malessere può portare ad un vero e proprio disordine patologico noto come disturbo affettivo stagionale. Identifica lo stato negativo che affligge ciclicamente alcune persone in particolari periodi dell’anno, tipicamente in autunno proseguendo verso l’inverno o, meno spesso, in primavera/inizio estate. I sintomi principali includono depressione, perdita di interesse in attività abituali, stato di agitazione o ansia, problemi di sonno, variazioni di appetito, difficoltà di concentrazione, irritabilità, sensazione di inadeguatezza. Le cause specifiche rimangono sconosciute, tuttavia fattori come la variazione del ritmo circadiano, ossia del proprio “orologio biologico” e il livello di ormoni come melatonina e serotonina, potrebbero avere un ruolo importante nello sviluppo di questa sindrome.

    Focalizzarsi sull’aspetto comportamentale, attraverso modifiche allo stile di vita, costituisce un’arma vincente per affrontare al meglio la stanchezza tipica di questi periodi.

    • È importante praticare regolarmente attività fisica (almeno 30 minuti al giorno), trascorrere del tempo all’aria aperta, dedicare più spazio a se stessi e alle proprie relazioni, praticare tecniche di rilassamento per la gestione dello stress.
    • Non trascurare il valore di un buon riposo e di una corretta ed equilibrata alimentazione, integrando eventualmente la propria dieta attraverso l’assunzione di vitamine, sali minerali e altri nutrienti in grado di rinvigorire il proprio organismo.
    • Evitare di assumere sostanze eccitanti contenute in the, caffè, bevande energetiche e abolire il consumo di alcolici.

    Fonti: https://www.mayoclinic.org
    https://www.nhs.uk

    ↵TORNA A FOCUS